La rassegna che nel corso dell’anno porta ai piedi del Monte Bianco le storie e i volti di chi – nel passato e nel presente – ha incarnato una visione etica del rapporto tra uomo e vette.
La montagna si racconta attraverso i suoi protagonisti, persone che vivono la dimensione della verticalità con passione, per mestiere o per scelta esistenziale. Libri e testimonianze restituiscono il fascino di questi percorsi, tutti differenti, ma uniti da una comune tensione verso il limite, la fusione con la natura, l’approccio etico alla montagna.
Negli ultimi anni, grandi e illustri personaggi italiani e internazionali si sono succeduti sui palchi di Courmayeur, raccontando le loro imprese alpinistiche e la loro connessione con le montagne: Reinhold Messner, Hans Kammerlander, Manolo, Simone Moro, Antoine Le Menestrel, Marco Camandona, François Cazzanelli, e diverse icone di Courmayeur che hanno scritto la storia dell’alpinismo come Renzino Cosson e Edmond Joyeusaz.
È uno dei più geniali alpinisti della nuova generazione. Ha aperto diverse vie ritenute impossibili. Amante di un alpinismo essenziale e leggero, che mette a confronto l’alpinista con la montagna ad armi pari.
L’obiettivo è scalare Nanga Parbat, Broad Peak e K2
Incontro con la guida alpina francese che ha salito in solitaria invernale Rolling Stones, una delle vie di misto più famose della parete nord delle Grandes Jorasses
È stata una delle migliori arrampicatrici francesi degli anni ottanta e una delle più forti alpiniste francesi degli anni novanta.